giovedì 26 dicembre 2013

Resti vivi



Conservo suoni
cadenze del nome e del respiro
Artigli di fame uncinati al fianco
che accarezzo nel male del sangue



sabato 21 dicembre 2013

Discronie



Lui non sa il punto di silenzio nelle parole
quello che è sorgente
e lago di zolfo
che schiocca bolle di fango e fumo
e spalma addosso i fahrenheit

dove passa e ripassa la draga-mietitrebbia
sputando in su colombe sporche
con un occhio solo
mentre l’altro raschia la cornea
sulle pietre del fondo

Non lo sa

e violenta parlando di vuoti senza resa
intanto che l’aria

posa ciuffi di gatto sul tappeto


Solstizio



Stesa nel cuore
della notte più lunga
vorrei contarla tutta
Anche con le dita


Ecco, è l’inverno


mercoledì 4 dicembre 2013

Visuale



È caduto sul marmo

Così rosso sul bianco 

si potrebbe dubitare se petalo o goccia
non fosse per il silenzio

La mano abbandonata sul bracciolo
è vuota

forse il resto della corolla
è nell’altra
che in questa visuale di spalle
non sporge 
dalla poltrona barocca

O forse era l’ultimo
un po’ arcuato dai giorni
e per questo ora si allarga
sul pavimento

mercoledì 20 novembre 2013

contatto



Sul fianco -al finestrino
sciaborda la pozzanghera sotto le ruote
in contro/verso

 L’ultimo transito e mantiene  
- viva- l’increspo

Nel buio e nel silenzio
apparenti
della bolla che ci comprende
sembra ascoltare  i miei stessi accordi
tremando ai violini delle piccole iene  (*)

È solo l’attimo prima del verde

Eppure l’universo

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(*) ‘ballata per la mia piccola iena’ degli Afterhours

venerdì 15 novembre 2013

Bella di notte




In caduta sul crepuscolo
si apre generosa e spande
i semi oscuri

nella malia di luna dirama
radici in terre che conoscono
il segreto di un grano
nero
dentro ogni fiore




sabato 2 novembre 2013

Va così



Difficile correggere il vento
mentre fischiano i vetri
e la cappa è preda di strani lamenti

arduo arginarlo piegando la mano
che ripara appena gli occhi
dalle polveri in tormenta

Bagni il dito per sapere il verso
farti portare all’angolo -poi
nella mossa secca cambiare fronte

Ma lui si corregge da solo
quando gli va


E sei già oltre


mercoledì 23 ottobre 2013

A punto corallo



Si rompe la tracotanza di questo tramonto
tra accordi che braccano
e la scorrettezza della luna
incline allo spasimo di un muscolo scordato

Non sono scenari e quinte
a condurmi il gioco
e non è un gioco a stanare le parole

Guardo dritta all’invisibile e ne riconosco il filo

stretto a un dito
per la direzione





domenica 13 ottobre 2013

Perdona



Perdona lo spingere
dei seni verso il dolore

se quando respiravo in alto
non eri tu a trascinare
la discesa

Il tempo ha modo di distillare
gocce
che sciolgano le pelvi

Io perdono te per non essere
a una porta di distanza
quando resistere stringe i capelli

e sposta le mani


lunedì 16 settembre 2013

il momento



Quanto secco scrocchia
sotto i piedi
ora che il passo
lascia segni leggeri

dispiace non avere più musica
improvvisa nella bocca
né trucchi di fuoco

Si cammina così come riesce
accompagnandosi 
al sibilo del sangue

e uno sguardo nostalgico
alle dita bruciacchiate




mercoledì 4 settembre 2013

ricorda (impulso breve)




Ricorda, quando sarò l'ultimo smuovere
di coda del tornado,
ricordati la furia
dove eravamo aghi caldi
in tempesta sul respiro




lunedì 2 settembre 2013

comunque vada



di blu in blu il granchio
conosce solo due vie:
quelle che possono i fianchi

l’uomo  nelle gambe
ha ogni direzione
ma su qualunque si incammini

di blu in nero

insieme al granchio
ne seguirà una sola





mercoledì 28 agosto 2013

mentre



stanotte le nuvole sembrano fumo
al giallo rossastro delle luminarie, scorrono
sullo scirocco umido, si scontrano
si accoppiano e sciolgono
rapide

staccate, non guardano basso
non sanno di me, qui 
mentre vivo il tempo assoluto del cielo e penso

che sembra proprio impossibile
poter morire del tutto

venerdì 31 maggio 2013

difficile



"Abbraccia me" dice la terra rossa
"Aggrappati a me" consiglia accorato
il cielo

Una mano a fare radice
e l'altra a scavare nuvole

E non capirle entrambe

mercoledì 15 maggio 2013

in cascata da un pensiero



C’è un’aria così ferma stasera
le rane zitte
Quasi un’attesa

Un silenzio di elettricità
che sfrigola sottovoce
e non la senti

ma i peli del braccio
puntano magnetici

Qualcosa accadrà

forse un temporale o forse
nulla che si tocchi subito

come un terremoto piccolo e profondo
che poi -onda lenta - apre uno spacco

per cadere o per uscire


martedì 9 aprile 2013

divinazione dei corpi rossi




Nella costellazione disegnata
a mano libera dall’occasione
si indovina un futuro
di sorbetti e morsi
alla polpa di stagione
e pigrizie
ammorbidite in poca luce

Gli aruspici confonderebbero i segni
dell’archetipo privato dei pianeti:

sono stelle senza un nome
e così calde



martedì 26 marzo 2013

al largo




si sbanda da una murata all’altra
 -le mani tra un ballo e la ringhiera-
mentre ripasso a memoria come
staccare spine per abituarmi al buio       

da  tanto cerco di tracciare una riga
bianca di resa
e provarmi  la sobrietà un passo sull’altro

invece non so che arrangiare
questo equilibrio di piedi aperti




venerdì 8 marzo 2013

libere tutte






Vorrei non fosse un ghetto di mimose
piantate nei fori di proiettile
concimate dalle bocche delle lame
su cui poggiano libertà di un giorno.



mercoledì 27 febbraio 2013

scaffali





Ho conserve sotto vetro
di stagioni usate
dalla cantina non fanno acidità

nella ricetta consigliava formaldeide
ma in agrodolce
hanno una marcia in più

Al peggio si disfarrà tutto in un amalgama
innocuo ai topi
quando rosicheranno l’accaduto

tanto da qui non le contemplo come sono

le evoco ogni tanto nel sapore
ma spesso lo correggo all’uso







martedì 29 gennaio 2013

dal treno a fine gennaio



Uno stare paziente tra la nebbia
e il bianco, gli alberi
Mentre già gonfiano
le gemme il ventre ai rami


venerdì 25 gennaio 2013

Mauthausen 1997 (di dolore ancora stupito)



Ad abbagliare
non è il bianco dei campi d’inverno
ma le ossa sfarinate tra le fosse

se guardi
le vedi

se taci
senti vibrarne il nerbo
a sferzare
di Dolore ancora stupito

.

Il mio nervo alla paralisi
ho nausea
questa sigaretta dopo i forni
è un capogiro che mi fa sedere
Ma non voglio scappare da qui
dove il vero diventa Vero
e la domanda è se in ognuno
possa germinare un seme mostro 
se bastino i ‘Giusti’
a meritare all’uomo l’esistenza


martedì 22 gennaio 2013

in bocca al gatto



Gatto apri la bocca
che sto cercando il freddo

l’hai rapinato tu
alle tavole degli altipiani?

lo so, lo so!
mentre ti sgranchivi davanti al balcone
hai visto il suo guizzo grigio sul mare:
un balzo e non ne è che un po’ di brina
leccata dal baffo



Mi guardi a mezzi occhi con pazienza
io guardo verso il nord sperando un segno
ché l’inverno mi manca
all’appello dei bisogni



mercoledì 9 gennaio 2013

diade




è accolto il sole nel palmo
che ombreggia un occhio

l’altro -chiuso-
aspetta il suo turno
mentre una scapola tenta il decollo
nell’istanza di promozione ad ala

quella a fianco la guarda sconsolata
come si guarda  a un pazzo
e i piedi fermi a sostenerne le ragioni

però  l’aspirante  ha radici verso l’alto
e si risucchia tutto il senno  sulla punta
di una sola piuma

chiunque sia nel giusto
sarà schianto

lunedì 7 gennaio 2013

bolle




portarsi a pelo come il carassio nel bisogno
e lanciare più in là una bolla


non troppo lontano

quello che basta a dover muovere per ricongiungersi
raccogliendo nel tragitto ogni indizio                          
lasciato lì ad arte


per ricordarci le cose -tutte-
che l’apnea nasconde